Interviste

Intervista a Carlo Fois, CEO di Smart VCO Consulting

Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit23. Cosa vi aspettate da questa edizione?

Tradizionalmente il Global Summit è il primo grande evento in presenza a cui partecipiamo nell’anno e non vediamo l’ora di confrontarci con clienti e professionisti della supply chain!

Dopo lo spaesamento del biennio 2020-2022, siamo ora nel primo anno del “post”. Le aziende devono quindi adattarsi al nuovo paradigma, che è di stabile instabilità. Per la prima volta ci presentiamo come membri del gruppo federativo di Considi.

Cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni?

Crediamo da sempre nel networking e nello scambio di idee che possono essere foriere di nuove iniziative, soprattutto in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, ricco di opportunità e con cambiamenti in corso che vanno anche oltre la gestione aziendale.

Trasformazione digitale: quanto influisce la pianificazione e l’esecuzione di un processo di trasformazione e di automatizzazione della logistica e della supply chain sulla competitività delle aziende, in funzione degli investimenti che essa comporta?

Il digitale nella logistica e nel procurement non è più un “nice to have”: ormai è un “must have”. Ma non bisogna incorrere nella trappola mentale per cui lo strumento risolve i problemi e aggiusta i processi: se tutto non è a puntino rischia solo di aggravare le difficoltà, sovraccaricare l’operatività e aggiungere problemi. Ecco perché il passaggio al digitale deve essere occasione per un ripensamento più esteso: è importante cogliere l’opportunità per lavorare sull’organizzazione, sui processi, sui costi dei beni e servizi acquisiti esternamente. Solo in questa maniera si potrà avere un’esecuzione in linea con le aspettative. Se il digitale avanza, non bisogna però distogliere l’attenzione dal “fisico”: il processo di trasformazione in corso ha importanti ripercussioni sull’organizzazione logistica. Le aziende hanno spesso bisogno di un supporto specialistico per la riorganizzazione dei magazzini. È un’esigenza che deriva anche dalle crisi registratesi sugli approvvigionamenti. Di fronte a pericoli di shortage di materie prime e componenti, molte aziende reagiscono con un ragionato ripensamento delle politiche di scorta, con aumento degli stock. Questo richiede di agire per incrementare la capacità di stoccaggio a parità di superficie di magazzino, grazie a uno studio su nuovi layout, nuove attrezzature e nuovi strumenti. Sul fronte degli strumenti, supportiamo sempre più spesso le aziende per la selezione e l’implementazione di tool di spend analysis, WMS e TMS ed in generale per ciò che concerne l’ambito Industria 4.0.

Ciò che i mercati sempre più chiedono è flessibilità, duttilità, capacità di adattare in tempi rapidi i propri prodotti e servizi a richieste ed esigenze nuove e inaspettate. Come aiutate i vostri clienti ad affrontare questa sfida in modo economicamente sostenibile?

Le aziende hanno bisogno di essere assistite nel valutare attentamente i rischi della supply chain e mettere in pratica le azioni per mantenere e aumentare la competitività, andando a intervenire sull’organizzazione e sul procurement. Il miglioramento delle policy e dei processi e l’adozione di strumenti che migliorino la visibilità logistica e sugli acquisti consente alle aziende di essere più reattive ai cambiamenti richiesti, senza perdere il controllo.

Affiancare ad altri interventi i progetti di cost reduction a success fee (siamo specializzati in 30 aree di spesa) consente di aumentare la capacità d’investimento.

Il tema della sostenibilità è sempre più al centro del dibattito e le aziende più impegnate in questo ambito iniziano a veder premiati i propri sforzi anche in ambito B2B. Può la logistica andare davvero in questa direzione?

Il primo passo per la sostenibilità è la capacità di continuità. Senza governance si mette a rischio la continuità aziendale e il venir meno di quest’ultima può avere un impatto devastante sulle persone coinvolte (lavoratori e famiglie). Il primo passo per la continuità consiste nel far sì che l’azienda abbia capacità di investimento nei progetti e un EBITDA soddisfacente. Per fare ciò i progetti di cost reduction a success fee in 30 aree di spesa sono un potente strumento in mano all’ufficio acquisti e alla direzione aziendale: permettono di ottenere risultati concreti in poco tempo, grazie al team di specialisti esterni. In parallelo, in azienda possono lavorare a progetti con un orizzonte temporale superiore.

In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e perché un visitatore del #GLSummit23 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo per conoscervi meglio e lavorare con voi?

Qualunque sia l’ambito della supply chain che il visitatore voglia approfondire, troverà spunti di interesse, servizi e soluzioni per migliorare l’efficienza aziendale e un confronto sulle best-practice di mercato. Possiamo portare risparmi in 2-3 mesi senza costi fissi di investimento: esiste modo più semplice per migliorare l’EBIT aziendale?

Nel 2022 Smart VCO ha aderito al gruppo federativo di Considi, questo significa mettere a disposizione delle aziende competenze che vanno anche oltre la supply chain: sviluppo e strategia, controllo di gestione e sistemi di supporto alle decisioni, operation & innovation management, formazione tecnica e finanza agevolata, solo per citare qualche ambito. La forza del gruppo federativo è l’aver messo insieme dieci eccellenze della consulenza. Ma chi volesse saperne di più può già farsi un’idea alla pagina https://www.considi.it/societa-di-consulenza-direzionale/#section-195-12.

Carlo Fois di Smart VCO Consulting
31° Global Summit Logistics and Supply Chain
2 | 3 APRILE 2025
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