Il 2018 vede da parte nostra una nuova proposta di soluzioni e servizi cloud per la gestione E2E della supply chain attraverso il nostro partner tecnologico Microsoft.
La nostra azienda, player di riferimento nel settore della pianificazione della Supply Chain, offre, oltre alle proprie soluzioni software, anche nuovi servizi avanzati di business process outsourcing per la gestione della stessa Supply Chain.
Grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit18. Quali ritenete essere i trend del settore per i prossimi tre anni e come li state affrontando? Quali investimenti non possono essere assolutamente rimandati per le aziende che vogliono tenere il mercato?
Non possono essere rimandati gli interventi sui processi della Supply Chain che sono fortemente influenzati dalle informazioni, dai dati. Tutti quei processi dove è necessario prendere decisioni in modo rapido, tenendo in considerazione un numero elevato di fattori (come es. la previsione della domanda), e che possono essere aiutati dalle nuove tecnologie.
La competitività si gioca su diversi fattori, tra questi, ovviamente, la creatività resta sempre l’elemento di base del quale l’uomo è ancora l’attore primario, ma a fare la differenza, insieme alla creatività, c’è l’innovazione continua dell’offerta di prodotti e servizi.
Oggi l’uso dei dati per modificare, migliorare e innovare la propria offerta non può essere messo in secondo piano per mantenere il passo con i propri competitor e per essere sempre più vicini alle richieste dei clienti.
L’Industria 4.0 sta mettendo l’uomo in un angolo, in favore delle macchine e dell’automazione, o ne sta esaltando le capacità e il valore?
La trasformazione digitale rappresenta una importante opportunità, e citando ad esempio Microsoft “consiste nell’immaginare diversamente il modo in cui si mettono insieme persone, dati e processi per creare valore per i clienti e mantenere un vantaggio competitivo”.
Nell’ambito specifico della supply chain, secondo il World Economic Forum, la digitalizzazione migliora la pianificazione, il rapporto con i fornitori e la gestione analitica delle scorte. Riduce notevolmente il carico di lavoro e permette quindi di concentrarsi sulle attività a maggiore valore.
Cosa consigliereste ad un nuovo cliente che vi contattasse per comprendere meglio le dinamiche di questa nuova rivoluzione industriale e per non perdere il suo treno?
È necessario pensare a progetti con ritorno dell’investimento a breve termine.
Il problema è che la cosiddetta trasformazione digitale non avviene attraverso un percorso rettilineo e regolare.
A volte non è possibile neppure individuare un percorso. Il problema è proprio capire da dove iniziare.
Per questo suggeriamo di non pensare di “trasformare” tutta l’azienda ma semplicemente di concentrarsi su temi molto specifici e, attraverso progetti mirati, “testare” l’approccio data-driven. Se si riescono a ottenere risultati in brevissimo tempo si trasmette al resto dell’organizzazione il valore di questa rivoluzione.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre? Perché un visitatore del #GLSummit18 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo?
Sarà un occasione per scoprire come iniziare un percorso di miglioramento dei processi di pianificazione della Supply Chain.
Saremo in grado di spiegare, attraverso semplici esempi, come migliorare i principali indicatori di costo e di performance attraverso un diverso uso dei dati e l’utilizzo delle nuove tecnologie di analisi.
ToolsGroup ha realizzato progetti con aziende di riferimento nei più diversi settori: energia, automotive, retail, fashion, beni di consumo, pharma e healthcare.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 18 e 19 aprile a Bentivoglio (BO).