Buongiorno Pasquale Lanci, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit20. Cosa vi aspettate da questo evento?
Ci aspettiamo di raggiungere una platea di professionisti del settore della logistica interessati ad approfondire le opportunità create dalle nuove tecnologie.
Il decennio appena terminato ha portato grandi innovazioni e molte promesse tecnologiche ancora da realizzare. Quali sono quelle che ritenete più importanti e prospettiche e quali invece siete già in grado di implementare?
Credo che una delle promesse tecnologiche in ambito logistica B2B, che nel prossimo futuro vedremo esplodere, sarà la mobilità elettrica e senza conducente, soprattutto per la mobilità terrestre. Questo perché unisce due degli aspetti critici per i sistemi di trasporto, la sostenibilità ambientale ed i costi (fuel e noli). Un altro aspetto sarà l’utilizzo diffuso dell’intelligenza artificiale (nel senso più ampio del termine), dapprima come supporto alle decisioni e successivamente come decisore principale.
Nel nostro piccolo stiamo facendo da apripista per questo secondo aspetto, in molti dei nostri sistemi sono già innestati principi di machine learning che migliorano la qualità dal dato gestito, in modo da far emergere dai dati disaggregati solo le informazioni utili all’uomo per prendere decisioni.
Cosa consigliereste ad un nuovo cliente che vi contattasse per comprendere meglio le dinamiche e le opportunità offerte da Industria 4.0?
Consiglierei prima di tutto di guardarsi dentro, in azienda, e di definire una strategia di digitalizzazione fatta sì di tecnologie, ma anche di integrazione fra tecnologie e persone, ricordandosi che il consumatore finale di tutte le informazioni che i sistemi raccolgono e gestiscono in azienda è alla fine sempre l’uomo. Le nostre tecnologie supportano le decisioni, le decisioni le prendono le persone…e sempre le persone le trasformano in azioni. Mi capita spesso di vedere implementazioni tecnologiche avanzate innestate in organizzazioni che però alla fine non sono in grado di sfruttare il potenziale che le nuove tecnologie mettono loro a disposizione.
Perché un visitatore del #GLSummit20 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo?
Perché presentiamo una novità assoluta: un sistema di pianificazione di carichi e scarichi in cloud che, grazie all’intelligenza artificiale, permette di migliorare di oltre il 30% l’efficienza di quello che in gergo viene chiamato “piazzale”. Un sistema che è stato sviluppato, testato ed adottato nel corso degli ultimi 3 anni da alcuni grandi gruppi industriali italiani ed esteri e che nel 2020 presentiamo ufficialmente al pubblico per la prima volta: Load Manager. Insomma un’anteprima mondiale di qualcosa che cambierà il modo tradizionale di gestire le prenotazioni e gli accessi alle piattaforme logistiche.
Il tema della sostenibilità è sempre più al centro del dibattito e le aziende più impegnate in questo ambito iniziano a veder premiati i propri sforzi anche in ambito B2B. Può la logistica andare davvero in questa direzione?
La logistica è un servizio che trasferisce beni tra produttori e consumatori, ed i consumatori vedono il valore principalmente nel bene più che nei servizi logistici. Perché la logistica possa fare un vero salto in questo senso occorre che la sostenibilità ambientale del servizio venga percepito come valore, e questa sensibilizzazione credo debba avvenire innanzitutto dai produttori verso i consumatori finali visto che sono questi ultimi il motore del mercato. Ad oggi questo ha funzionato soprattutto in riferimento al livello di servizio (velocità, puntualità, tracciabilità, etc), quando avverrà anche sul tema sostenibilità i sistemi logistici dovranno adeguarsi. Tuttavia ad oggi non è ancora così comune che il consumatore prediliga un prodotto invece di un altro perché utilizza una filiera logistica green anche se costa un po’ di più..
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo a Pacengo di Lazise (VR).