Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit23. Cosa vi aspettate da questa edizione?
Siamo contenti di tornare ad incontrare le aziende presenti al Global Summit e siamo certi che sarà molto interessante incontrare nuove persone e ascoltare nuove idee ed esigenze in ambito supply chain. Credo che sarà un evento molto positivo e stimolante per tutti.
Se avete già preso parte ad altre edizioni del Global Summit, cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni?
Certamente il confronto con i manager aziendali e la condivisione reciproca delle conoscenze. Inoltre l’attenzione da parte delle aziende al tema della gestione delle scorte è sempre più diffuso e questo ci fa molto piacere.
Pandemia, guerra in Ucraina (e purtroppo non solo quella), crisi energetica e alimentare in questi ultimi anni stanno dando un giro di vite all’economia e al business. Cosa sta comportando tutto questo sul settore della logistica e della supply chain?
A mio parere, il settore ha risposto anche meglio di quanto ci si potesse aspettare. Questa è stata una situazione nuova per tutti e le aziende hanno dimostrato di essere in grado di adattarsi ad essa e di poterne uscire più forti.
Riguardo al “giro di vite”, se prima di questi eventi si parlava di “impostare un percorso” verso una supply chain agile, resiliente e rafforzata da processi di Sales&Operations Planning e da una maggior integrazione dei processi supply chain end-to-end, penso che ora non si possa che “accelerare questo percorso” attuando progetti di ottimizzazione che vadano in questa direzione!
Si è parlato a lungo di resilienza e della necessità per le aziende di adottare ogni possibile strategia e buona pratica in quella direzione. Oggi si sente più spesso parlare del principio di antifragilità, ovvero dell’attitudine al costante miglioramento in funzione dei fattori di stress, volatilità, disordine che sollecitano persone e aziende. Qual è la ricetta antifragile che proponete ai vostri clienti?
La nostra ricetta è far comprendere il valore aggiunto ed i benefici ottenibili con un software che supporta non solo i processi di demand forecasting e di ottimizzazione delle scorte ma anche l’introduzione di processi di S&OP che potenziano ulteriormente le business performance dei nostri clienti.
Il successo dei grandi gruppi multinazionali ci insegna soprattutto una cosa: non c’è più spazio per le piccole realtà locali, a meno che queste non si specializzino, non puntino all’eccellenza e non sappiano fare rete e collaborare con altre realtà. Come può la vostra azienda aiutare le PMI a compiere questo balzo e a rimanere (o diventare) competitive?
In Slimstock abbiamo oltre 1300 clienti e tra di essi vi sono moltissime piccole e medie aziende gestite da manager che hanno intuito quanto sia importante innovare e digitalizzare i processi di previsione della domanda e di gestione delle scorte e degli approvvigionamenti. Il nostro approccio concreto e la nostra soluzione con tattiche predefinite che aiutano le persone a lavorare in modo più efficiente è sempre molto apprezzato.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e perché un visitatore del #GLSummit23 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo per conoscervi meglio e lavorare con voi?
Abbiamo la fortuna di lavorare su un aspetto cruciale e strategico dei processi aziendali come quello del Supply chain planning e sappiamo quanto le aziende abbiano bisogno di essere guidate da esperti. In Slimstock abbiamo accumulato 30+ anni di esperienza in tutti i settori merceologici e sappiamo benissimo che il miglior investimento sia la creazione di una piattaforma che porti ad avere più profitti e meno scorte.