Interviste

Intervista a Davide Zamagni, direttore commerciale di Target Sinergie

Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit23. Cosa vi aspettate da questa edizione?

Di incontrare molte aziende a cui raccontare le esperienze che abbiamo maturato in 35 anni di attività nel mondo dell’Outsourcing Logistico e Operativo.

Cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni?

La chiarezza del format, il clima di ascolto e la qualità dei partecipanti

Pandemia, guerra in Ucraina (e purtroppo non solo quella), crisi energetica e alimentare in questi ultimi anni stanno dando un giro di vite all’economia e al business. Cosa sta comportando tutto questo sul settore della logistica e della supply chain?

Alcuni fattori diventano assolutamente essenziali e molti di questi si trovano  nell’outsourcing: trasformazione dei costi da fissi a variabili, aumento della flessibilità, incremento della qualità dei servizi attraverso la specializzazione, l’innesco di meccanismi di compartecipazione agli obbiettivi aziendali.

Ciò che i mercati sempre più chiedono è flessibilità, duttilità, capacità di adattare in tempi rapidi i propri prodotti e servizi a richieste ed esigenze nuove e inaspettate. Come aiutate i vostri clienti ad affrontare questa sfida in modo economicamente sostenibile?

Flessibilità, duttilità e capacità di adattamento sono le caratteristiche che hanno fatto crescere negli anni il mercato dell’Outsourcing e che ci vengono richiesti tutti i giorni dai nostri clienti, sia nell’Handling che nelle Operations.  Il nostro sforzo si concentra nel motivare il nostro personale a non standardizzare la propria attività ma a guardare costantemente a quello che serve al nostro cliente.

Si è parlato a lungo di resilienza e della necessità per le aziende di adottare ogni possibile strategia e buona pratica in quella direzione. Oggi si sente più spesso parlare del principio di antifragilità, ovvero dell’attitudine al costante miglioramento in funzione dei fattori di stress, volatilità, disordine che sollecitano persone e aziende. Qual è la ricetta antifragile che proponete ai vostri clienti?

In questo siamo aiutati dall’aver costituito al nostro interno un team di tecnici logistici, che non solo nella fase progettuale ma costantemente si interfaccia sia con i nostri clienti che con il personale operativo per creare quel collante che permette di limitare, non eliminare, i fattori di stress e disordine che avvengono quotidianamente nelle aziende

Il successo dei grandi gruppi multinazionali ci insegna soprattutto una cosa: non c’è più spazio per le piccole realtà locali, a meno che queste non si specializzino, non puntino all’eccellenza e non sappiano fare rete e collaborare con altre realtà. Come può la vostra azienda aiutare le PMI a compiere questo balzo e a rimanere (o diventare) competitive?

Questo è un altro degli obiettivi che l’Outsourcing si prefigge: il trasferimento ai clienti delle competenze acquisite dall’Outsourcer in base all’esperienza maturata. In 35 anni abbiamo sperimentato, a nostre spese, molte situazioni che ci hanno permesso di acquisire un bagaglio di modus operandi molto utile alle PMI che si affacciano all’Outsourcing. E’ proprio questo il passaggio che molte aziende devono fare: capire che l’unione fa la forza e mettendoci insieme possiamo raggiungere prima e con meno errori gli obiettivi che ci prefiggiamo

Il tema della sostenibilità è sempre più al centro del dibattito e le aziende più impegnate in questo ambito iniziano a veder premiati i propri sforzi anche in ambito B2B. Può la logistica andare davvero in questa direzione?

Non può ma deve andare in questa direzione perché i clienti ce lo imporranno

In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e perché un visitatore del #GLSummit23 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo per conoscervi meglio e lavorare con voi?

Perché partiamo dalla convinzione che l’Outsourcing non è la panacea di tutti i mali e non è detto che ci siano le condizioni per attuarlo. A tal punto che la prima attività che proponiamo quando approcciamo un’azienda è l’esecuzione di un check-up dei propri processi che ha l’obiettivo di valutare lo stato dell’arte delle varie attività operative evidenziando quali sono già ottimizzate e quali vale la pena di “correggere”. Solo a valle di questa analisi condividiamo con il ns. cliente l’opportunità di elaborare un eventuale progetto di Outsourcing.

Davide Zamagni di Target Sinergie
31° Global Summit Logistics and Supply Chain
2 | 3 APRILE 2025
ACCEDI QUI se sei registrato o ISCRIVITI