Buongiorno Fabrizio Arnaldi, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit18. Cosa vi aspettate da questo evento ed eventualmente cosa avete apprezzato delle altre partecipazioni?
È dal 2007 che partecipiamo agli eventi B2B organizzati da Concordia. Il format della manifestazione, secondo noi, è l’ideale per favorire l’incontro tra domanda e offerta, quindi ci aspettiamo anche per questa edizione di entrare in contatto con aziende manifatturiere italiane interessate a confrontarsi con le ultime innovazioni tecnologiche introdotte nell’ambito dei processi di supply chain planning & execution.
Quali ritenete essere i trend del settore per i prossimi tre anni e come li state affrontando? Quali investimenti non possono essere assolutamente rimandati per le aziende che vogliono tenere il mercato?
L’ondata di interesse generata da industry 4.0 non è destinata, nel medio periodo, ad affievolirsi perché ha fatto emergere la consapevolezza per le aziende di poter lavorare con strumenti che possono fornire loro risposte per ottimizzare la gestione delle attività. Avere gli strumenti di supporto adeguati significa ottimizzare il tempo a disposizione, dedicandolo ad analisi a valore aggiunto, come ad esempio valutare scenari alternativi attraverso simulazioni what-if. Tutto questo si traduce quindi in un miglioramento continuo delle performance dell’azienda (dall’ottimizzazione del livello di servizio alla riduzione dello stock, dalla massimizzazione della produttività degli impianti alla riduzione degli sprechi, etc.); in sintesi, in recupero di marginalità e redditività. Penso che oggi questi siano gli investimenti necessari alle aziende per competere in maniera sempre più efficace sul mercato.
L’Industria 4.0 sta mettendo l’uomo in un angolo, in favore delle macchine e dell’automazione, o ne sta esaltando le capacità e il valore?
Per essere I4.0 la tecnologia non basta; a differenza di quanto molti pensano, l’avvento della quarta rivoluzione pone l’individuo in un ruolo ancora più centrale rispetto al recente passato. Saranno inoltre necessarie competenze sempre più specifiche e una valorizzazione delle risorse umane per poter cogliere l’essenza della I4.0.
La disponibilità di dati e informazioni da interpretare da parte dell’uomo con un approccio più critico e motivante è il cardine intorno al quale ruota il concetto stesso di I4.0.
Uno studio del Polimi dimostra che la capacità di identificare, gestire e organizzare dati per creare valore nei processi di business è l’elemento che collega tutte le competenze I4.0: operatore, manutentore, supply chain manager, operation manager, etc. Un esperimento ha dimostrato che un operatore a bordo linea che dispone di dati in tempo reale aumenta la produttività del 20%.
Cosa consigliereste a un nuovo cliente che vi contattasse per comprendere meglio le dinamiche di questa nuova rivoluzione industriale e per non perdere il suo treno?
Consiglieri certamente di cogliere l’opportunità I4.0 nei suoi principi base. Oltre alla possibilità di iper-ammortizzare gli asset (a cui gli imprenditori sono sempre molto sensibili), ancor più importante, a mio avviso, è acquisire la capacità di gestione dei dati prodotti dall’integrazione con gli impianti. Oggi viviamo in un mondo sempre più frenetico, dove le dinamiche temporali sono sempre più rapide, e si ha quindi la necessità di disporre di strumenti che permettano quotidianamente di dare le giuste risposte e di sfruttare con intelligenza le potenzialità delle macchine.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre? Perché un visitatore del #GLSummit18 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo?
La persona che si siede al nostro tavolo trova innanzitutto risposte da un punto di vista operativo e legato alle nuove tecnologie, dal momento che la nostra soluzione COMPASS10 è stata recentemente reingegnerizzata. Plannet è nata dallo spin-off di un gruppo di lavoro già consolidato che operava come Divisione Sistemi di una società di consulenza di Direzione Aziendale specializzata in interventi di Lean Manufacturing, il che offre al cliente un valore aggiunto che ci distingue dalla concorrenza.
Infatti nel nostro DNA vi sono le competenze per supportare l’imprenditore nella costruzione del suo modello operativo per sfruttare al 100% le possibilità offerte dalla nostra soluzione in ambito Planning, Scheduling e MES.
Il Global Summit è anche un momento di incontro tra operatori del settore, in cui spesso nascono partnership e collaborazioni. Quanto è importante per voi questo aspetto e in cosa sareste maggiormente interessati a valutare opportunità di sinergia con altre aziende?
Le opportunità di collaborazione sono uno degli aspetti su cui basiamo la nostra crescita futura. Il confronto con realtà motivate a intraprendere un percorso comune per valorizzare le risorse e portare una soluzione vincente nel mondo delle imprese è da sempre un aspetto che coltiviamo sia in Italia che all’estero, dove le nostre partnership ci stanno regalando grandi soddisfazioni con progetti ad ampio respiro internazionale. Questo è per noi motivo di grande orgoglio e ci spinge a guardare oltre i nostri confini con sempre maggior interesse e impegno.
Chiudete gli occhi e immaginate un 2018 perfetto per la vostra azienda e per il vostro settore: cosa vedete? Quali sono i sogni che vi piacerebbe vedersi avverare durante questo importantissimo anno di lavoro?
Il nostro obiettivo è confermare e ampliare il trend che negli ultimi anni ci ha visto sempre crescere a doppia cifra. Fondamentali per proseguire saranno gli investimenti costanti in tecnologia e capitale umano e lo sviluppo delle partnership, che ci consentiranno di consolidarci non solo come fornitori di soluzioni e tecnologia a valore aggiunto in ambito Supply Chain, ma anche e soprattutto come società in grado di supportare le aziende in ambito change management. Molti sono capaci di sviluppare applicazioni, ma non tutti sono in grado di progettare e realizzare (insieme al Cliente) i cambiamenti organizzativi necessari per ottenere i miglioramenti attesi.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 18 e 19 aprile a Bentivoglio (BO).