Buongiorno Gianluigi Tufo, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit19. Cosa vi aspettate da questo evento?
Noi siamo una società informatica molto concentrata sull’innovazione e i nuovi canali. Non abbiamo partecipato a molte fiere, ma pensiamo che il GLSUMMIT19 possa essere un’ottima occasione di incontro e di scambio con aziende leader del settore della logistica, settore nel quale vantiamo collaborazioni con importanti player e nel quale ci piacerebbe avere più visibilità
Se avete già preso parte ad altre edizioni del Global Summit, cosa avete apprezzato delle altre partecipazioni?
No, per noi è la prima volta e siamo molto curiosi di vedere come si svolgerà
Quali ritenete essere i trend del settore verso il traguardo del 2020 e come li state affrontando? Quali investimenti non possono essere assolutamente rimandati per le aziende che vogliono tenere il mercato?
Sicuramente il settore della logistica è uno dei più attivi in questo periodo. Proprio in questo settore abbiamo portato la nostra profonda conoscenza dei sistemi di integrazione e sia per grandi gruppi che per medie aziende di trasporti, nate dalla fatica e dall’intraprendenza del singolo imprenditore, abbiamo svolto progetti di integrazione. Proprio grazie a questa nostra esperienza riteniamo che il settore sia desideroso di innovare i processi e avere nuovi strumenti software che possano supportare e tracciare meglio tutti i processi delle attività aziendali.
L’industria della logistica possiede peculiarità e “linguaggi” che sono uniche e che devono essere correttamente recepite dal mondo “informatico”, e per questo spesso si è isolata rispetto ai modelli tecnologici più avanzati. Oggi tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, stanno imparando a riconoscere nella Digital Trasformation un’opportunità per velocizzare la propria crescita e offrire servizi al passo con le esigenze di mercato
L’Industria 4.0 sta portando gli oggetti reali e gli scenari di operazione all’interno di “ecosistemi digitali” in cui la loro gestione diventa più semplice, più precisa, più sicura. Al di là degli investimenti necessari, vedete altri ostacoli o controindicazioni lungo questo percorso, per le PMI oggi meno digitalizzate?
Riteniamo che l’ostacolo più grande sia la convinzione che l’introduzione di sistemi digitali interconnessi sia semplicemente una voce di spesa nel bilancio aziendale.
L’opportunità offerta con l’introduzione di Industria 4.0 non è un’opportunità economica, ma è un cambio nel paradigma della produzione e gestione industriale.
Le aziende che oggi si trovano ad avere un sistema informatico di supporto meno evoluto non sono escluse dai giochi, ma ovviamente soffrono di processi interni e esterni complessi che oltre gravare sui costi allungano i tempi di risposta.
Mi permetto di raccontare una mia esperienza personale proprio sul tema della Digital Trasformation: una nostra azienda cliente molto attenta ai costi ci ha chiesto di valutare un aggiornamento ai sistemi di posta dato che la loro infrastruttura aveva grossi ritardi nell’invio e nella ricezione degli ordini. A quanto pare, discutendo con l’imprenditore, questo fatto era la causa principale nella gestione degli ordini e nell’evasione verso i suoi clienti. In realtà a distanza di circa un anno dopo aver rinnovato il sistema di posta e soprattuto aver accompagnato l’azienda in un percorso di Digital Trasformation del magazzino gli ordini vengono evasi con maggior velocità e con una ridotta attività di comunicazione.
L’azienda ha cambiato il paradigma alla base dei processi, spostando l’attenzione sulle procedure e ponendo attenzione alla loro gestione.
Il passaggio non è stato semplice, ma i benefici sono stati decisamente tangibili.
Cosa consigliereste ad un nuovo cliente che vi contattasse per comprendere meglio le dinamiche di questa nuova rivoluzione industriale e per non perdere il suo treno?
Il nostro consiglio per tutti i nostri clienti è quello di vedere nei modelli informatici la possibilità di analizzare i propri processi.
L’obbiezione più diffusamente fatta quando proponiamo l’introduzione di sistemi di automazione digitale è che il lavoro dell’azienda “è diverso da tutti gli altri”.
Questo è assolutamente vero, e aggiungo che questo fa della nostra industria la sua grande forza, ma non per questo l’integrazione digitale deve essere allontanata.
Dialogando con l’imprenditore e l’azienda, noi cerchiamo di comprenderne il suo linguaggio, la sua univocità e trasferiamo queste peculiarità nel progetto di Digital Trasformation.
Dunque quello che mi sento di consigliare è che bisogna guardare al mercato sempre con quello spirito che anima la nostra industria che è innovazione, adattamento, esperienza ma per mantenersi competitivi è necessario farsi supportare dal mondo digitale, con progetti che valorizzino queste caratteristiche piuttosto di chi consiglia di appiattirle e uniformarle.
Ecco questo credo che sia il vero spirito che un imprenditore deve porre nell’evoluzione aziendale per non perdere il treno della vera innovazione.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre?
Entusiasmo e know-how: questi sono gli elementi fondamentali che portiamo in ogni progetto che affrontiamo. Dopo tanti anni di esperienza ancora ci entusiasmiamo di fronte a nuove tecnologie e sfide, questo ci porta a offrire ai nostri clienti soluzioni innovative che rispondono alle loro esigenze attuali e future.
Inoltre per noi il rapporto personale con il cliente è molto importante: la nostra comunicazione si basa su uno scambio telefonico continuo e giornaliero con i nostri clienti non solo ad un freddo contatto via mail come sempre più spesso accade tra aziende. Il nostro customer service è sempre aperto e disponibile e anche i nostri tecnici rispondono in tempi brevi e certi per garantire sempre elevati standard di servizio.
Perché un visitatore del #GLSummit19 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo?
In un mercato dove l’informatica e i servizi annessi sono considerati un “male necessario” cerchiamo costantemente di dimostrare ai nostri clienti, attraverso il nostro entusiasmo tecnologico, che l’innovazione ha un valore per l’azienda.
Questo approccio è condiviso da me e da tutti i miei collaboratori e ci permette di creare un ambiente ideale dove nascono idee e soluzioni al passo coi tempi e con un notevole valore.
La formazione continua, la costante condivisione delle esperienze, il favorire le inclinazioni personali in azienda ci ha permesso di crescere sia tecnologicamente che umanamente.
Dunque tutti questi valori sono fondamentali all’interno dell’Azienda ma anche quando ci relazioniamo con i nostri clienti: saperne ascoltare le esigenze, condividere le esperienze e proporre con chiarezza le soluzioni sono a nostro avviso il vero motivo per cui fare una visita alla 3i Technology
Il Global Summit è anche un momento di incontro tra operatori del settore, in cui spesso nascono partnership e collaborazioni. Quanto è importante per voi questo aspetto e in cosa sareste maggiormente interessati a valutare opportunità di sinergia con altre aziende?
Sicuramente ci piacerebbe poter mettere a fattor comune con altre aziende del settore la nostra grande esperienza nei processi di integrazione.
La vocazione di 3i è sempre stata quella di valorizzare le peculiarità dei nostri clienti creando sistemi informatici integrati che siano in grado di far comunicare il sistema azienda tanto al suo interno quanto all’esterno.
Per cui ci piacerebbe stringere partnetrship dove poter offrire questi nostri servizi di integrazione.
Dall’altro lato siamo presenti a Global Summit anche per individuare realtà che possano completare la nostra offerta con servizi e prodotti per la logistica che ci permettano di esprimere al meglio la nostra offerta.
Chiudete gli occhi e immaginate che sia già il 2030: cosa vedete? Quali sono le innovazioni in ambito logistico che vedete realizzate e funzionanti?
È un esercizio che personalmente amo, e mi sforzo di farlo costantemente. Sicuramente oggi siamo abituati a una velocità nelle evoluzioni tecnologiche che pensare al 2030 è come pensare a un nuovo secolo.
Sicuramente i trend che il mercato mostra indicano che la logistica incrementerà ancora il suo valore di servizio trasversale, che metterà in comunicazione sempre di più l’azienda con aziende e con i clienti finali.
Con questa idea credo che ben presto si cercherà di arrivare ad un linguaggio comune nei processi logistici, dunque una delle innovazioni che prenderanno piede sarà la nascita di una sorta di Global Smart Logistics che andrà oltre al tracciamento attivo delle merci, ma sarà un modello che permetterà di evolvere i processi di acquisto e produzione.
Dunque credo che quello che ci aspetta sia l’evoluzione dei processi nella direzione di un sistema globale, che cercherà di lavorare attivamente sull’ottimizzazione dei tempi finalizzati a migliorare la velocità di consegna, riduzione degli impatti ambientali e la riduzione dei costi di movimentazione.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 10 e 11 aprile a Pacengo di Lazise (VR).