Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GLSummit24. Cosa vi aspettate da questa edizione?
La possibilità di incontrare clienti e partner per portare idee e innovazione, la possibilità di capire nel dettaglio le esigenze dei clienti, per tramutarle in tecnologia innovativa, capendo assieme come meglio si possano integrare nei loro contesti.
Cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni al Global Summit?
Il Networking con partner e clienti, un’importante punto di incontro per parlare delle nuove tecnologie di quello che potrà essere il futuro e per qualche ottimo spunto di riflessione. Parlando e capendo, vengono sempre fuori ottime idee di collaborazione
Al #GLSummit24 presenterete qualche novità o innovazione?
Certamente è d’obbligo parlare di nuove tecnologie, ma senza dimenticare l’attuale e la tecnologia passata e l’integrazione che essa ne comporta. Per offrire la transizione digitale ci vogliono aziende con seniority ed esperienza, per poter collaborare al meglio con i nostri clienti, offrendo partnership tecnologiche di lungo periodo.
L’efficientamento delle supply chain appare oggi come una delle principali priorità per molte aziende. Cosa proponete a chi sta cercando di raggiungere questo obiettivo?
È l’argomento chiave e quindi proponiamo prima di inserire nuove tecnologie, un’analisi dell’AS-IS per poi procedere ad un progetto TO-BE dove si possa capire come efficientare al meglio la problematica del cliente. Per questo ci avvaliamo di personale e consulenti qualificati, in grado di seguire il processo a 360°, non solo fino al completamento del progetto, ma ci piace accompagnare il cliente il più a lungo possibile.
Intelligenza artificiale e advanced analytics stanno aprendo scenari che fino a pochi anni fa erano inimmaginabili. Una rivoluzione che è ancora lontana dal compiersi, ma che le aziende devono abbracciare con urgenza. Cosa consigliate a chi sta andando in questa direzione?
Che è giusto guardare al futuro, ma è sempre necessario fare un’analisi di quello che ho attualmente, di quello che sposto e di come posso efficientare il mio processo produttivo od il mio polo logistico. Per esperienza non esiste mai un caso uguale, anche se ci possono essere molte similitudini; quindi, è giusto parlare di AI di “digital twin” e di Analytics che sono già una realtà, ma sempre tutto rapportato a dove sono oggi come azienda e dove vorrò arrivare. Mi spiego meglio, se utilizzo ancora carta e penna all’interno del magazzino, difficilmente potrò transitare velocemente ad una piattaforma di AI, ma sarà necessario seguire un processo di transizione adeguato.
Esiste il cliente ideale? Che caratteristiche dovrebbe avere e perché dovrebbe iniziare un rapporto con la vostra azienda?
Il nostro cliente ideale è quello che ascolta. Oggi siamo tempestati da informazioni, e quindi posso capire anche la diffidenza di molti clienti. Spesso dietro questo “mare magnum” di informazioni, si cela incompetenza e poco senso di responsabilità. Ecco noi andiamo d’accordo con quel cliente che riusciamo a prendere per mano e si fida di noi, con quello che gli proponiamo, con l’aiuto che possiamo offrire in modo disinteressato per raggiungere sicuramente entrambi obbiettivi vincenti comuni.