Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit22. Cosa vi aspettate da questo evento?
Il global Summit è l’occasione per avere un confronto diretto col mondo dell’ intralogistica. Si tratta dunque di una “bella vetrina” per proporre le proprie novità e incontrare possibili nuovi contatti, ma anche di un’opportunità per fare il punto su quanto proposto dagli altri players, non necessariamente dai nostri concorrenti, in modo da rimanere sempre aggiornati sul panorama italiano.
Se avete già preso parte ad altre edizioni del Global Summit, cosa avete apprezzato delle altre partecipazioni?
La possibilità di avere un’agenda di incontri mirati tramite selezione incrociata, combinata con l’opportunità di assistere e/o di proporre presentazioni a tema specifico affidate a relatori esperti del settore.
AI, robotica avanzata, nuove tecnologie e forme di automazione che stanno cambiando l’industria e il lavoro come mai era accaduto nel corso della storia, al tempo stesso affascinano e fanno paura. Esiste una strada per rendere tutto questo un processo di autUMANizzazione e per rendere tutto questo un vero e poderoso miglioramento per l’uomo, per l’economia e per il progresso?
Considerando il costante processo di ricerca e sviluppo di innovazione tipico del nostro settore, la linea guida per una autUMANizzazione efficace è quella di creare sistemi flessibili inserendo soluzioni, dispositivi e logiche che semplifichino e migliorino qualitativamente le varie fasi dei processi intralogistici. In questo contesto appare fondamentale affidarsi ad un partner con basi solide, capace di investire sulle nuove tecnologie e di coniugarle tra loro con approccio modulare.