Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit24. Il mondo del lavoro sta attraversando una crisi epocale, ma la logistica sembra essere uno dei pochi settori in cui le prospettive d’impiego sono ancora rosee e lo resteranno per alcuni anni. Dalla vostra esperienza con i clienti, quali sono le competenze più ricercate e quali vi piacerebbe trovare in azienda, ad interfacciarsi con voi, quando avviate e portate avanti i progetti?
Oggi i committenti cercano un vero valore aggiunto, concreto e misurabile. Abbiamo riscontrato che quando un committente sceglie la strada di cambiare un fornitore la motivazione non risiede in problematiche particolari, ma nella sua incapacità di essere proattivo e propositivo. Oggi il cliente desidera un vero e proprio partner, che si possa sedere al tavolo delle proposte e delle decisioni, che abbia le competenze per seguire ed eseguire progetti di miglioramento e efficientamento. All’appaltatore sono richieste due qualità fondamentali: competenze e progettualità. Quindi, saper progettare insieme al cliente, saper proporre miglioramenti, e gestire tutto questo con proattività, massima trasparenza e condivisione.
Per questo, uno dei punti di forza di MHW è il team di Logistics Intelligence, composto da figure variegate: operativi che hanno fatto un percorso di crescita e ingegneri logistici con skill importanti su tutti i settori industriali. Sono come due metà della stessa mela: una parte conosce perfettamente tutti gli aspetti pratici e operativi di magazzino; l’altra è specializzata nell’analisi dei processi con un approccio più ingegneristico, volto a migliorare processi e layout, indispensabile per garantire le produttività richieste dai clienti. Queste competenze ci consentono di portare il know-how di ManHandWork ovunque e nelle situazioni di maggior stress, come start-up, emergenze o picchi di lavoro. Oggi ci definiamo ‘appaltatore logistico evoluto’ proprio perché abbiamo seguito le necessità espresse dal mercato.
Esiste il cliente ideale? Che caratteristiche dovrebbe avere e perché dovrebbe iniziare un rapporto con la vostra azienda?
Oggi il cliente si vede davanti a un bivio dove le due uniche opzioni sono l’insourcing o l’outsourcing basato sulla mera fornitura di manodopera. Il nostro lavoro è diffondere la consapevolezza che vi è anche una terza via, ossia affidarsi a un partner in grado di condividere un vero progetto di outsourcing. È questo che ancora si fa fatica a far comprendere al mercato: che quando si parla di outsourcing non ci si deve aspettare un’offerta, ma un progetto. Quando però riusciamo a far passare il valore di questo cambio di approccio, le alternative scompaiono: anche il cliente si rende conto che è questa l’unica strada percorribile per una crescita sana e sostenibile. Lo abbiamo visto in tante aziende, attive in settori diversi, anche in ambiti storicamente più legati a formule di appalto tradizionali, come la GDO. Stiamo lavorando, per esempio, un cliente con base a Salerno, che serve oltre 450 punti vendita e che ha avviato con noi la terziarizzazione della gestione dei prodotti freschi. Visti i risultati raggiunti in questa prima fase della collaborazione, il cliente sta valutando di affidarci l’outsourcing di tutta l’attività logistica e siamo quindi impegnati nella definizione di un progetto che ridisegni completamente l’organizzazione per trovare nuova efficienza. È proprio in questo tipo di esperienze che possiamo esprimere al meglio il nostro vantaggio competitivo.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e perché un visitatore del #GLSummit24 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo per conoscervi meglio e lavorare con voi?
In cima a tutto, credo che l’approccio nei confronti delle nostre risorse definisca in modo chiaro chi sia ManHandWork. Coinvolgere e valorizzare le risorse non è solo eticamente e moralmente corretto, ma ha ricadute e benefici concreti sul business. Dopo anni di zone d’ombra, chi terziarizza cerca partner affidabili e trasparenti. Noi di ManHandWork siamo nati e cresciuti senza mai barattare i nostri valori né trascurare le nostre persone. Un approccio che è stato premiato dal mercato, anche se inizialmente non è stato semplice far comprendere questa linea. Ma abbiamo riscontrato ben presto un cambio di mentalità del settore, frutto anche degli esiti delle vicende giudiziarie che avevano chiarito diritti e doveri degli appaltatori e della committenza. Questa metamorfosi ha rappresentato un enorme vantaggio per tutte quelle aziende che avevano sempre dato priorità all’etica e alla legalità. Su questa scia, nell’ottica del miglioramento continuo, abbiamo realizzato MHW Academy, un programma interno che offre un’opportunità unica ai suoi dipendenti di far parte di una vera e propria élite. L’obiettivo è duplice: far crescere le risorse attraverso la condivisione dei valori aziendali e le best practice dell’azienda, e allo stesso tempo offrire ai nostri clienti una sorta di squadra speciale in grado di intervenire con tempestività e soluzioni innovative. Attraverso questa iniziativa, le risorse ambiziose e desiderose di crescere possono coltivare e ampliare le proprie capacità, promuovendo il cambiamento e consolidando la posizione dell’azienda nel mercato. La realizzazione di un’Academy interna segna una svolta nel nostro percorso e nel settore.