Buongiorno Paola Visentin: come distributori di sistemi RFID, qual è la vostra visione del mercato italiano?
L’attuale mercato dell’RFID è maturo, in continua evoluzione tecnologica grazie anche allo sprint generato dall’IoT.
Tra i trend tecnologici più marcati, cito dispositivi RFID sempre più piccoli, più performanti in termini di velocità di raccolta dati e di anti-collisione, sempre più “verticali”, quindi mirati a specifiche applicazioni (es. controllo accessi veicolari, logistica, produzione) o settori (es. fashion e food&beverage), mentre i tag, disponibili anche con particolari rivestimenti on- e in-metal, sono dotati di chip con memoria potenziata e sensoristica on board, per uno scambio dati continuo e automatico.
Quali sono gli esiti più attesi dalle soluzioni RFID nella logistica?
La richiesta del comparto Industry consiste soprattutto in applicazioni capaci di garantire efficienza ed efficacia, sia nei processi produttivi che in quelli logistici: la tecnologia deve essere in grado di tracciare grandi numeri di item anche chiusi in contenitori e che, nell’entrare e uscire dal magazzino, siano rilevati in modo hand-free.
Le due “E” (efficienza, efficacia) diventano così leve per trasformare l’azienda in un’entità adattiva, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti generati dal mercato.
Maggiore efficienza significa, ad esempio, ridurre gli errori umani e le loro pesanti ricadute economiche, con dannosi riflessi anche nei servizi (basti pensare ai disguidi creati da una spedizione di prodotti sbagliati); efficacia si traduce in una maggiore flessibilità nella produzione, che reagisce tempestivamente alla domanda variabile con una produzione appunto on demand.
Accanto all’RFID la vostra value-added proposition si contraddistingue per il Bluetooth Low Energy: quale valore apporta il Bluetooth LE alla logistica? Può citare qualche success story?
La BU BluEpyc si contraddistingue innanzitutto per la visione “unconventional” su come implementare il Bluetooth Low Energy (BLE); si tratta di un’ibridazione tra le doti distintive del BLE (standard, bassi consumi energetici e costi contenuti) e quelle dell’RFID attiva (rilevazione hand-free e anti-collisione).
Il risultato? Un sistema di identificazione, tracciabilità e monitoraggio, sensoristica e localizzazione di oggetti e persone, che assegna al gateway/reader il ruolo di strumento intelligente di comunicazione (smart device), mentre il tag Beacon in movimento, indossato dalla persona o apposto sull’oggetto, opera come un tag attivo RFID per trasmettere il segnale (codice identificativo) al device BLE, il tutto su standard Bluetooth e aperto all’interoperabilità IoT.
Tutto ciò ha portato all’immissione nel mercato di sistemi sempre più sofisticati nell’architettura hardware: cito l’EchoBeacon, l’apparato che opera come un ponte tra il Beacon e il Gateway per garantire un monitoraggio più granulare dell’area presieduta, quindi una più precisa localizzazione.
Dal 2017 l’architettura composta da Beacon/EchoBeacon/Gateway è operativa nella fabbrica di Alstom alle porte di Milano per tracciare e localizzare in modo automatico gli asset, monitorandone il passaggio da un reparto all’altro.
Tra le ultimissime novità che presenteremo al work-shop del 22 aprile, anticipo il sistema ibrido Beacon Wake-up & Activator, capace di rilevare in modo preciso il transito di un oggetto/persona attraverso una soglia (identificazione di prossimità) e di trasmettere il dato così recepito a lunga distanza (long-range).
Da qualche mese il sistema opera in un hub logistico come ausilio per la sicurezza degli operatori, evitando la collisione uomo-muletto.
Tutti questi sistemi sono progettati in un’ottica di Edge Computing, in modo da spostare parte dell’intelligenza verso la periferia della rete e poter così filtrare ed elaborare i Big Data in modo più efficiente e proattivo, riducendo le latenze.
Tra i benefit di una simile architettura hardware, la capacità di erogare all’utente location-based services ad alto valore aggiunto, nel luogo e nel momento esatto, esigenza chiave in un altro progetto di Building Automation.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo on line il 18 novembre alle 10:00